Ci è voluto più di un anno, ma alla fine il governo Conte bis ha smontato i decreti sicurezza di Matteo Salvini. Ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i provvedimenti del leader della Lega.

Abolite le multe milionarie alle Ong, che ora sono di massimo 50mila euro e solo nel caso le operazioni di soccorso non siano state comunicate al centro di coordinamento e allo Stato di bandiera, riformato il sistema di accoglienza con la reintroduzione del regime di protezione speciale. Il nuovo decreto affronta il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro: alle categorie di permessi convertibili già previste si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.

Previsto anche il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini il rischi di tortura. In tali casi si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale.

Viene anche introdotto il reato, pena da 1 a 4 anni, per chi introduce il cellulare in carcere a un detenuto. Prima era solo illecito disciplinare sanzionato all'interno del carcere. Pene alzate per chi agevola i detenuti al 41bis nelle comunicazioni con l'esterno.

"Il Cdm ha approvato il decreto immigrazione, finalmente si superano i decreti Salvini e si lavora per una sana integrazione nel rispetto dei diritti umani. Sicurezza e accoglienza non sono incompatibili, ma sono due valori fondamentali da difendere", twitta il ministro dell'Eonomia roberto Gualtieri.

"Approvato ora in Consiglio dei ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un'Italia più umana e sicura. Un'Europa più protagonista", gli fa eco il segretario Pd Nicola Zingaretti.

(Unioneonline/L)
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