Gli Stati Generali partono azzoppati.

L'opposizione non partecipa nonostante Silvio Berlusconi abbia tentato di convincere Matteo Salvini e Giorgia Meloni a farlo: l'opposizione reputa la sede "non istituzionale" e respinge l'invito dopo un vertice. "Si convinceranno che Villa Pamphili è una sede istituzionale", ribatte il premier Giuseppe Conte.

Da Pd e M5s già parte il pressing per un nuovo decreto in deficit, entro gli inizi di luglio, da almeno 10 miliardi per dare sostegno a settori come scuola, comuni, pmi. "Dobbiamo essere pronti a intervenire", ammette il premier. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri spiega che bisognerà aumentare le risorse al fondo di garanzia sui prestiti e promette cassa integrazione "finchè serve: venerdì ci aspettiamo che gli arretrati vengano pagati".

In maggioranza già si discute del possibile nuovo scostamento di bilancio. Frena Iv, con Luigi Marattin che chiede una programmazione dell'ulteriore deficit per non andare avanti di scostamento in scostamento, da qui a fine anno. Conte resta prudente: bisogna prima vedere l'impatto delle misure già adottate, spiega. Ma aggiunge che il governo è pronto a "fare di tutto" nei limiti del bilancio.

Il documento che Conte, con al fianco il ministro Gualtieri, discute per tutto il giorno con ciascun ministro, è composto di macrotemi, dalle infrastrutture alla digitalizzazione, che si articoleranno fin da subito in alcune proposte concrete da sottoporre alle parti sociali che da lunedì parteciperanno agli incontri di Villa Pamphili.

(Unioneonline/D)
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