È stato nuovamente raggiunto e superato il numero minimo di 64 firme per presentare il quesito del referendum contro il taglio dei parlamentari.

Referendum messo a rischio, ieri, dal ritiro delle firme di alcuni esponenti di Forza Italia vicini a Mara Carfagna.

In soccorso dei referendari, con diverse firme, sono arrivati i senatori della Lega.

Tanto che la quota 64 è stata di gran lunga superata, e le firme sono diventate 71. I tre promotori del referendum Andrea Cangini (Fi), Nazario Pagano (Fi) e Tommaso Nannicini (Pd) le hanno depositate in Cassazione.

Il referendum si farà dunque: i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sulla legge - votata da quasi tutti i partiti in Parlamento - che riduce da 945 a 600 il numero totale degli onorevoli.

Il Movimento 5 Stelle attacca gli ex alleati leghisti: "Non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone e a quanto pare è arrivato l'aiutino della Lega nella raccolta firme per il referendum sul taglio dei parlamentari. Non vediamo l'ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando così il risparmio di circa 300mila euro al giorno per gli italiani".

(Unioneonline/L)
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