Inizia oggi in Senato il percorso parlamentare della legge di bilancio. E sarà travagliato, come testimoniano le schermaglie tra Renzi e gli altri partiti della maggioranza, che accusano Italia Viva di fare il gioco delle opposizioni.

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri apre a modifiche (soprattutto una rimodulazione della plastic tax che non piace a Renzi e che potrebbe provocare danni in Emilia, patria dell'industria del packaging, dove si vota a gennaio) ma difende i provvedimenti: "Abbiamo disinnescato 23 miliardi di possibile aumento dell'Iva ma abbiamo anche abbassato le tasse per 3 miliardi ai lavoratori e messo risorse per una serie di politiche molto importanti. Abbiamo rimesso il Paese in carreggiata, mentre Salvini è scappato perché non sapeva come farla questa manovra".

"In questa manovra - ricorda ancora il titolare del Mef - ci sono più risorse per gli investimenti pubblici: abbiamo rifinanziato Industria 4.0".

Difende la plastic tax il ministro: "Riguarda solo la plastica monouso, non tocca la compostabile e la biodegradabile. Attualmente c'è un uso smisurato della plastica, il mondo sta andando nella direzione di limitarlo. Comunque stiamo attenti e dialoghiamo con tutti i settori produttivi".

Quanto a Quota 100: "Non è stata una misua ottimale, costa e le risorse andavano spese in modo diverso. Ma andrà ad esaurimento, abbiamo deciso di lasciarla così com'è per non creare un clima di ansia e incertezza".

Marattin (Italia Viva)
Marattin (Italia Viva)
Marattin (Italia Viva)

Chi annuncia battaglia - su Quota 100 e plastic tax soprattutto - è Italia Viva. "Anche le pareti di Palazzo Chigi sanno che in tutti i vertici Teresa Bellanova ed io ci siamo opposti ad ogni forma di incremento della tassazione, esclusa quella per giochi e tabacchi. Per questo ci considerano dei rompiscatole".

E lancia la sue proposte alternative per cancellare plastic tax, sugar tax e tassa sulle auto aziendali: "Spostare dal 1 luglio al 1 ottobre il cuneo fiscale. Cancellare o rimodulare fortemente Quota 100. Agire sulla spending review, negli ultimi 10 anni la spesa in acquisto beni e servizi è salita da 86 a 100 miliardi, mentre quella per gli stipendi pubblici è rimasta costante".

Luigi Di Maio a Shangai (Ansa)
Luigi Di Maio a Shangai (Ansa)
Luigi Di Maio a Shangai (Ansa)

A difendere strenuamente la plastic tax e la "svolta ecologista" dell'esecutivo ci pensa Luigi Di Maio, che attacca Renzi: "È una tassa che aiuta a convertire la propria produzione e a inquinare di meno, dopo tanti anni in cui si è parlato di plastica e inquinamento. Da una parte tassi prodotti più inquinati, e con quei soldi aiuti le aziende per la riconversione. I politici guardano alle prossime elezioni, gli statisti alle prossime generazioni".

Il leader M5S ieri ha anche rilanciato un suo vecchio cavallo di battaglia, le chiusure domenicali dei negozi: "Dopo il decreto dignità e il decreto riders dobbiamo andare avanti nella tutela delle persone che lavorano, come le partite Iva e i lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali che, a causa delle liberalizzazioni, sono sprofondati nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commerciali, rimanendo aperti 12 ore al giorno e sette giorni su sette".

In mattinata è intervenuto anche il segretario Pd Nicola Zingaretti: "Io credo che insieme la maggioranza debba difendere un grande patrimonio comune. Perché prima di questa manovra si aveva pausa di affrontare i temi che abbiamo ricevuto in eredità, dalla 'Salvini-tax' ai famosi 23 miliardi di aumento Iva, che erano la vera mazzata contro gli italiani, che abbiamo evitato aprendo un'altra strada".

(Unioneonline/L)
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