Il messaggio è di quelli chiari, netti e precisi. Il Conte bis non ci sta a farsi logorare quotidianamente, come avvenuto quando guidava l'esecutivo gialloverde, con Matteo Renzi nei panni del Salvini di turno.

Renzi non esageri, "altrimenti è crisi". Questo il senso dell'intervista rilasciata dal presidente del Consiglio al quotidiano "L'Avvenire" all'indomani del primo scontro mediatico tra il premier e il leader di Italia Viva.

"Renzi non è opposizione, chiedo correttezza", scandisce Conte. "La sfida è lavorare in un clima di squadra, e farlo tutti insieme".

"Se uno - qui l'ultimatum - ha bisogno di rimarcare ogni giorno uno spazio politico, e lo fa con la logica con cui lo sta facendo il leader Italia Viva, questo ci precluderà la possibilità di andare avanti".

Agita il fantasma della crisi Conte, e lo fa sfidando Matteo Renzi. "I cittadini ci chiedono soluzioni ai problemi, vogliono credere in una squadra che lavora per il bene comune".

Parlando dell'ex premier e di un possibile incontro con lui, risponde: "Non devo fare un patto singolo con Renzi: non è nella mia cultura politica fare patti singoli, né crostate, né merendine, né caminetti. Poi se lo devo incontrare sono pronto. Possiamo farlo una, due venti volte, ho incontrato anche Zingaretti. Ma il piano governativo è un'altra cosa: lì lavoro con i ministri e per le cose più importanti con i capidelegazione. Parlo con loro, questo è il perimetro".

La risposta (indiretta) di Matteo Renzi arriva con un post pubblicato questa mattina su Facebook: "Italia Viva studia le carte, lancia proposte, trova coperture. Propone idee, insomma. Questa è la prima novità da quando c'è Italia Viva: si discute di tasse e asili nido, non di mojito e alleanze. Noi non siamo contro il governo, anzi... Ma noi siamo contro l'aumento delle tasse, e lo abbiamo spiegato bene".

(Unioneonline/L)
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