La Lega blocca la commissione Affari Costituzionali in Senato e scuote la maggioranza. Quello odierno potrebbe infatti essere solo il primo passo di una strategia che rischia di ripetersi nei prossimi mesi e di bloccare l'azione del Parlamento.

Le avvisaglie già c'erano, con il Carroccio che ha mantenuto le presidenze ottenuto nel periodo del primo governo Conte.

E oggi c'è stato il primo incidente: la commissione non ha potuto votare per mancanza del numero legale - viste le assenze nella maggioranza legate alla contemporanea assemblea dei senatori M5S - e Stefano Borghesi, il presidente leghista, ha rinviato la seduta.

La Lega esulta per lo stop e Calderoli avverte: "Questo pomeriggio per due volte consecutive è saltata la seduta della prima commissione del Senato per la mancanza del numero legale richiesto. Da adesso i signori della maggioranza di Palazzo impareranno cosa significa avere un movimento come la Lega che fa opposizione. Glielo avevo promesso. E questo è solo l'inizio. Per ora Lega - maggioranza 1 a 0".

CONTE VS SALVINI - Non solo le schermaglie in Aula, da New York Giuseppe Conte lancia un'altra stoccata a Salvini, tornando a parlare dei rapporti tra la Lega e la Russia.

Un nuovo chiarimento con passaggio parlamentare sul caso Savoini sarebbe "urgente e necessario", afferma il premier. "Se si assumono responsabilità istituzionali elevate bisogna assicurare massima trasparenza nei confronti dei cittadini. Quindi ci sarebbero tutte le premesse per procedere a un chiarimento che ritengo anche io urgente e necessario".

"Non c'è niente da chiarire: c'è un inchiesta in corso, aspettiamo i giudici, ho piena fiducia in loro", è la fredda replica del leader del Carroccio.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata