Matteo Salvini apre la crisi di governo e il Pd prova a serrare le fila.

Zingaretti lancia un appello all'unità e si rivolge a Renzi: "Dico a Matteo: aiuta, dai una mano. È legittimo che fai politica, sei una risorsa, aiutaci a vincere la prossime elezioni. Perché abbiamo il dovere di non permettere mai più che quelli che hanno vinto il 4 marzo tornino al governo, abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli e nipoti un Paese migliore".

Il Pd è "pronto alla sfida", ne è sicuro il segretario. "Nelle prossime elezioni non si deciderà solo il governo, ma anche il destino della nostra democrazia, della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi".

Taglio dei parlamentari? Non se ne parla: "Dico a Di Maio di non ricominciare con i trucchetti per rimanere incollati alla poltrona, se non c'è un governo bisogna ridare la parola agli italiani subito".

"Salvini ha preso atto del fallimento del governo gialloverde con il suo contratto truffa", incalza Zingaretti. "Hanno tradito gli italiani, hanno reso il Paese più debole, fermato la crescita. La cassa integrazione a zero ore è aumentata del 98%, la produzione industriale si è fermata, il debito pubblico è esploso e le manovre che hanno messo in campo sono fallite o le hanno finanziate con i debiti che pagheranno le ragazze e i ragazzi italiani".

Renzi dal canto suo congela un'uscita dal partito che pareva imminente e attacca Salvini, "il ministro più pusillanime del governo, che ha deciso di staccare la spina, terrorizzato dalla legge di bilancio che non ha il coraggio di fare". Il leghista, insomma, "se l'è fatta addosso".

Ancora: "È arrivato il momento di una battaglia che riguarda ognuno di noi, mi rimetto in campo, non posso lasciare il Paese nelle mani di chi istiga ad avere paura degli altri. Ora leviamoci di dosso il vestito da fighetti e indossiamo la maglietta da battaglia".

Infine la stoccata al Pd: "Si smette di attaccare il Matteo sbagliato? Continuano a sbagliare cognome".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata