È in dirittura d'arrivo il taglio dei vitalizi degli ex consiglieri regionali della Sardegna.

La commissione Autonomia ha approvato all'unanimità la proposta di rideterminazione, con metodo contributivo, di 309 assegni che ogni anno costano circa 17 milioni.

Un provvedimento obbligato per adeguarsi alla legge di Bilancio del governo Conte: in caso contrario l'Isola andrebbe incontro al taglio dei trasferimenti da parte del governo centrale.

La nuova norma permetterà di risparmiare 1,6 milioni l'anno, il testo approderà in aula nella prossima seduta, in programma il 9 luglio.

"Questo è il primo provvedimento esitato dalla commissione che presiedo, sono soddisfatto", commenta il presidente della commissione Autonomia Pierluigi Saiu (Lega).

"Così possiamo mettere fine a una polemica strumentale su vitalizi e privilegi, spero che l'approvazione in aula avvenga in un clima sereno", aggiunge.

"Un provvedimento dovuto che si allinea con quanto stabilito in conferenza Stato-Regioni", afferma Diego Loi (Progressisti).

Le polemiche sollevate dall'ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda hanno fatto sì che la maggioranza accantonasse una parte del testo inizialmente presentato. Quella che prevedeva l'istituzione di un sistema pensionistico (a carico della Regione) per gli attuali consiglieri, e che aveva suscitato aspre polemiche proprio prima delle amministrative. Alcuni già parlavano di espediente per far tornare i vitalizi, aboliti per gli attuali consiglieri.

Una parte del testo che, fa sapere Saiu, "resta in carico alla commissione, che deciderà se e come discuterla, ma non è certo tra le priorità".

(Unioneonline/L)
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