"Un risultato meraviglioso per noi: oggi possiamo dire che da Cagliari è iniziata l'avventura del movimento ecologista sardo".

Questo il commento di Angelo Cremone, candidato sindaco nel capoluogo per la lista Verdes, ai risultati delle elezioni comunali, che hanno visto il successo di Paolo Truzzu e del centrodestra e la sconfitta di Francesca Ghirra e del centrosinistra.

Cremone, che ha ottenuto il 2,1% dei consensi (pari a poco più di 1.400 voti) spiega a L'UnioneSarda.it: "Ora che le elezioni sono passate il nostro impegno non finisce. Continueremo a portare avanti i punti cardine del nostro programma. Ovvero: no alla sperimentazione del 5G, no al rigassificatore sulla costa, no al transito di bombe in Sardegna, sì alla pace, ai diritti e agli investimenti sulle energie pulite e alternative".

Quanto al risultato degli avversari, il candidato giunto terzo sottolinea: "In molti ci accusano di aver contribuito alla sconfitta del centrosinistra, ma le cose non stanno così. Noi abbiamo preso 1.400 voti, la Ghirra ne ha persi molti, molti di più rispetto a Zedda. Questo significa che gli elettori non hanno voluto più dar loro fiducia. Noi non c'entriamo: è stata la sinistra, smettendo di fare la sinistra, a darsi la zappa sui piedi da sola".

Sui motivi della perdita di consenso dell'amministrazione uscente, il leader di Verdes sembra non avere dubbi: "Hanno dimenticato le istanze vere della sinistra, molte delle quali sono le nostre. E durante la campagna elettorale non è mai arrivata un'apertura. Ci siamo dovuti far portavoce noi di certe tematiche, dall'opposizione al 5G al rifiuto delle bombe made in Sardegna. Dunque è solo colpa loro se hanno smarrito l'anima, perdendo voti. Ovvio che ora non mi aspetto aperture da parte di Truzzu su certe tematiche. Ma dialogare con questo centrosinistra, che ricorda molto quello del famigerato patto del Nazareno, per noi era proprio impossibile".

Luigi Barnaba Frigoli

(Unioneonline)
© Riproduzione riservata