"Chi vuole le province si trovi un altro alleato".

Un Luigi Di Maio a tutto campo presenta il programma elettorale europeo del Movimento 5 Stelle. E lancia una lunga serie di stoccate all'alleato di governo Matteo Salvini.

A partire appunto dalla reintroduzione delle province, cavallo di battaglia del Carroccio.

"Le province sono uno spreco, inutile ammalarsi di amarcord per farle ritornare. Chi le vuole si trovi un altro alleato: per M5S le province si aboliscono, non si ripristinano", afferma il vicepremier, ricordando che il Movimento "nemmeno si è mai presentato alle elezioni provinciali".

Altro che reintroduzione, insomma: "La scelta è semplice, le province vanno eliminate veramente, tagliando poltrone: non è aumentando le poltrone con altri 2500 nuovi incarichi politici che si risolvono i problemi degli italiani".

Di Maio va giù duro anche sul caso Siri, sul quale il premier Giuseppe Conte non ha ancora preso una decisione.

"Sulla questione morale - avverte - il Movimento non arretra: comunque si chiami il sottosegretario da noi le regole si rispettano, che tu sia del Movimento o del partito alleato. Questo deve essere chiaro".

Di Maio ha anche parlato di salario minimo: "È nel contratto di governo, ma anche nei programmi elettorali di Lega e Pd, quindi sia Lega che Pd devono spiegarmi perché non lo votano".

Infine, sulle imminenti elezioni: "Non sono solo europee, ma anche italiane. Dobbiamo evitare che tornino quelli che c'erano prima, ci abbiamo messo anni a cacciarli. Pd, Berlusconi e Meloni non vedono l'ora di distruggere tutto quello che abbiamo fatto".

(Unioneonline/L)
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