"La corrente renziana non è mai iniziata. Tutta la narrazione che mi vedeva ferocemente impegnato nel tentare di difendere il fortino partito si scontra con la realtà. Credo di essere tra i pochissimi ad aver riunito i suoi e a dire: andate dove volete".

Parla l'ex segretario del Pd Matteo Renzi, all'indomani delle primarie del Partito democratico che hanno sancito la vittoria di Nicola Zingaretti e che, nelle intenzioni, dovrebbero aprire una nuova era nel centrosinistra.

"Onore a chi ha vinto - dice l'ex leader in un'intervista al Corriere della Sera - rispetto per il voto. Vivo come una liberazione il fatto che ci sia un nuovo segretario. Tocca ad altri. Noi daremo una mano in modo leale e trasparente".

E aggiunge: "Sono stato leale con Bersani; perché non dovrei esserlo con Zingaretti? Le scissioni noi non le abbiamo fatte; le abbiamo subìte". Alla domanda se resterà nel partito, l'ex premier risponde: "L'unico momento in cui si è rischiata la spaccatura è stato la primavera scorsa, quando una parte rilevante voleva fare l'accordo con i 5 Stelle e una parte no. Caduta questa ipotesi, io sono pronto a dare una mano. Il segretario è Zingaretti. Se riesce a tenere insieme meglio di altri tutto il mondo del centrosinistra, non posso che fargli un gigantesco in bocca al lupo".

Sul forte consenso del governo: "Sta già passando. Intanto sono esplosi i 5 Stelle. E ne rivendico il merito" per l'aver detto da Fazio "mai coi 5 Stelle".

"L'effetto sul medio periodo è stato la distruzione dei 5 Stelle. Se avessimo fatto quell'alleanza contro natura, l'effetto sarebbe stato la distruzione del Pd e la creazione di un bipolarismo 5 Stelle-Lega. Mi sono preso gli insulti di una parte dei dirigenti che quell'accordo lo volevano; ma il mio impegno ha permesso di salvare il Pd".

Infine l'annuncio: "Farò la Matteo Renzi Foundation. Siamo in contatto con quella di Clinton e di Obama. Ogni donazione, da un euro in su, sarà trasparente. Servirà a rilanciare le nostre battaglie: via la plastica dagli oceani, via la droga dalle scuole, via il salary gap per le donne. E non nascerà a Roma né a Firenze, ma a Milano. Una città che grazie all'Expo e alle amministrazioni di centrosinistra è tornata a essere la capitale morale del Paese".

(Unioneonline/D)
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