"La Tav è una stella che ha ancora luce ma è morta perché la mobilità sta cambiando velocemente".

Durissimo Beppe Grillo, che nel corso del suo spettacolo, "Insomnia", in scena al teatro Colosseo di Torino, ha dato una strigliata al pubblico piemontese sull'alta velocità: "È il momento di darvi una sveglia, vi perdete con ca***te come la Tav, sì vax, no vax".

"Metà di quello che circola sui treni, sulle navi, sui camion - ha aggiunto - è vuoto, portiamo in giro cose vuote, c'è qualcosa di morboso nel voler portare le merci". E ancora: "Vado in Spagna e a Siviglia c'è il più grande centro aerospaziale d'Europa. E qui? Qui c'è un buco dove far viaggiare merci a 250 km all'ora. L'alta velocità è una linea di cemento e calcestruzzo".

Intanto nella maggioranza il dibattito sulla Torino-Lione è ormai un estenuante balletto di dichiarazioni e smentite, prese di posizione e marce indietro. Da un lato la posizione leghista a favore dell'opera, dall'altro quella del "no senza pregiudizi" del Movimento 5 Stelle.

E Conte? Indiscrezioni lo vedono appoggiare la prosecuzione dei lavori, magari nella forma "mini" proposta da Matteo Salvini, ma da Palazzo Chigi arriva repentina la smentita.

Nessuna ipotesi di "mini-Tav" da parte del presidente del Consiglio, si precisa, né alcuna richiesta di un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera. Contributo che, fanno sapere, è stato invece sollecitato dal ministero delle Infrastrutture.

Il riferimento è al nuovo documento annunciato dal professor Marco Ponti, il "supplemento" all'analisi secondo cui i costi complessivi che dovrebbe affrontare l'Italia per realizzare il tunnel di base si dimezzerebbero, passando da 7 a 3,5 miliardi di euro.

Un esito comunque negativo per la Tav, si sono affrettati a precisare dal Mit: circa 2,5 miliardi in meno nello scenario realistico. E poi, ha tenuto a precisare il ministro Danilo Toninelli (su cui pende una mozione di sfiducia del Pd) si tratta di un documento "non scientifico", richiesto solo per "creare dibattito".

Al momento, comunque, l'unica strada percorribile per il governo sembra quella del rinvio di una decisione definitiva.

(Unioneonline/D)
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