La Francia ha cambiato idea sui migranti della Sea Watch, non li vuole più. Sono gli effetti dello scontro diplomatico senza precedenti che si è aperto tra Roma e Parigi per via dell'incontro di Luigi Di Maio con uno dei leader più estremisti dei gilet gialli, uno che - per intenderci - aveva chiesto ai militari di rovesciare Macron per favorire la nascita di un governo di transizione.

Parigi ha fatto sapere al ministero dell'Interno italiano che "prenderà solo persone che hanno bisogno di protezione e non migranti economici", comunicano fonti del Viminale. La Francia ha aggiunto che appoggerà l'Italia per chiedere rimpatri più efficaci.

"Il Viminale prende atto - comunica il ministero - anche i francesi non voglio clandestini. Ora ci si aspetta che collaborino per rimpatriare al più presto decine di senegalesi irregolari che si trovano in territorio italiano".

Intanto il portavoce del governo francese Benjamin Griveaux fa sapere che il richiamo dell'ambasciatore "non è permanente", ma è "un segnale per l'Italia". "Il dialogo - precisa - non è mai stato interrotto, in Italia c'è un capo del governo che è Conte, e Macron lo ha già incontrato più volte".

Di Maio non si pente: "Rivendico la mossa sui gilet gialli, era un incontro legittimo fatto in qualità di capo politico M5S. Rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese".

(Unioneonline/L)
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