"In fondo, alla fine al governo ci posso anche tornare. Sono molto fiero, felice e contento delle cose che ho fatto, anche degli errori e dei limiti. Ho fatto il presidente del Consiglio e il segretario del partito politico che ha avuto il miglior risultato degli ultimi 60 anni. Ho certamente avuto un ruolo, e forse lo riavrò, vedremo. Quando hai un ruolo tutti ti stanno intorno e ti considerano speciale, mentre tu sai di esser sempre il solito. Lo sai quando hai il 40 per cento e anche quando perdi il referendum".

Matteo Renzi, in un'intervista al settimanale Oggi, non esclude l'ipotesi di un ritorno al governo. E si racconta. Parla di sé stesso e della sua esperienza televisiva, dell'attuale governo "di cialtroni" e dell'"occasione persa" dall'Italia sul referendum costituzionale.

"Che cosa farò dopo la tv? Non mollo di un centimetro. Non lascio il futuro a quelli che contestano i vaccini e fanno i condoni, a quelli che dicono che la cultura non è importante, a quelli che fanno i sottosegretari alla cultura e si vantano di non aver letto un libro", attacca l'ex presidente del Consiglio.

Che aggiunge: "Sono orgoglioso di aver fatto il premier per più di mille giorni. Penso di aver sbagliato a sottovalutare la vergognosa mole di fake news, fango e bugie che ci hanno buttato addosso, era una cosa da combattere in modo più professionale. Detto ciò, gli italiani hanno scelto di andare con questi e io spero che vadano bene. Perché sono italiano e spero che i risultati li portino a casa, anche se penso che loro siano dei cialtroni".

"Quando ho perso il referendum - ricorda Renzi - ho fatto la scelta di lasciare il governo ma restare in campo. La sensazione che ho provato andando a letto quella sera era di un'occasione persa per l'Italia. Perché io, in fondo, al governo ci posso anche tornare: sono molto fiero, felice e contento delle cose che ho fatto".

Glissa sul nuovo partito alla Macron: "Non è all'ordine del giorno, roba da addetti ai lavori, fantapolitica".

Poi attacca Salvini: "Mentre io parlavo di Firenze in tv, lui andava ad abbracciare un ultrà con precedenti per droga e per aver sfasciato un occhio a un tifoso dell'Inter davanti a dei bambini piccoli". E Di Battista: "Ha detto che Obama è un golpista, deve farsi vedere da uno bravo. Ma molto bravo".

Renzi difende anche il suo programma, 'Firenze secondo me'. "Chi ha avuto da ridire lo ha fatto non sul merito ma sugli ascolti, peraltro senza considerare il canale su cui va in onda. Invece i complimenti più belli me li hanno fatti proprio i fiorentini. Questo lavoro resterà e ne sono orgoglioso".

(Unioneonline/L)
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