Manovra al rush finaleOggi il voto di fiducia alla Camera
L'ok finale al testo arriverà solo domaniOggi è il giorno della fiducia alla Camera per la manovra, anche se il via libera definitivo alla legge di bilancio arriverà domani.
Alle ore 17 avranno inizio le dichiarazioni di voto sulla fiducia, poi alle 18 la chiama.
I capigruppo hanno deciso che l'aula continuerà a votare fino alle 24 per esaminare i 244 ordini del giorno presentati sul testo. La seduta riprenderà poi nella mattinata di domani, a partire dalle 9.
Il rush finale - e l'approvazione della finanziaria entro il 31 dicembre, data entro la quale la legge dovrà essere firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - servono a evitare l'esercizio provvisorio di bilancio, un rischio paventato ieri anche dal presidente della Camera Roberto Fico.
LA PROTESTA DEL PD - Intanto in mattinata il Pd, insieme ad altre associazioni, ha manifestato davanti a Montecitorio.
"È l'inizio di un anno di mobilitazione nelle piazze e nei comuni. Questi stanno solo promettendo ma in questi mesi il Paese si è fermato", ha detto l'ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Al sit-in, a cui hanno partecipato anche l'ex premier Paolo Gentiloni, Maurizio Martina e il presidente del partito Matteo Orfini, non era presente il governatore del Lazio e candidato alla segreteria Nicola Zingaretti "per impegni familiari fuori Roma presi da tempo".
IL RICORSO ALLA CONSULTA - Ieri il Pd - protagonista della bagarre in aula con il deputato Emanuele Fiano, che ha lanciato tra i banchi il testo della legge, colpendo accidentalmente il sottosegretario Massimo Garavaglia - ha fatto sapere di aver depositato un ricorso alla Corte costituzionale, con cui solleva un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sull'iter di approvazione della norma.
Secondo i deputati Pd, l'iter "a tappe forzate" della manovra sarebbe da considerare incostituzionale e avrebbe violato l'articolo 72 della Carta, secondo il quale ogni testo legislativo deve essere esaminato dalla commissione di merito e votato articolo per articolo in aula.
Il presidente della Corte Giorgio Lattanzi ha quindi fissato con decreto la trattazione dell’ammissibilità del ricorso nella Camera di consiglio del prossimo 9 gennaio.
(Unioneonline/F)