Di Maio fa il suo personalissimo fact checking sul solito fogliettino, Salvini dà voto 7 perché "Non siamo geni, non abbiamo fatto miracoli, ma siamo persone di parola, finalmente c'è un governo con le pa...".

E Conte parla di legge "espansiva" con "misure di equità".

Approvata da un Senato che non ha neanche avuto il tempo di leggerla, ora la manovra passa al vaglio della Camera. Il 28 dicembre, per l'approvazione definitiva.

Il Pd chiama a manifestare davanti a Montecitorio il 29 dicembre contro il governo e la maggioranza, che proprio quel giorno conta di ottenere l'ok definitivo alla legge di bilancio. Maurizio Martina ha chiamato, gli altri candidati al congresso hanno risposto presente.

Anche gli altri partiti di opposizione sono molto critici, e neanche Fratelli d'Italia risparmia il governo: "La svolta sovranista non è arrivata", taglia corto Giorgia Meloni.

E i sindacati uniti lanciano una mobilitazione a gennaio contro una manovra "sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese e in particolare alle sue aree più deboli una prospettiva di rilancio".

Inoltre, "per le modalità della sua approvazione, rappresenta una grave lesione alla democrazia parlamentare".

È quanto recita una nota di Cgil, Cisl e Uil, che si dicono pronti alla mobilitazione unitaria "che culminerà con una grande manifestazione a gennaio".

(Unioneonline/L)
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