Manovra, Conte: "Deficit al 2,04%". Moscovici: "Ancora non ci siamo" VIDEO
Il premier è tornato da Bruxelles nella serata di ieri per incontrare a Roma i due vicepremier"Non ci siamo ancora".
Con queste parole il commissario per gli Affari europei, Pierre Moscovici, ha commentato la proposta del governo italiano di tagliare il rapporto deficit/Pil per il 2019 dal 2,4% al 2,04% - annunciata ieri dal premier Giuseppe Conte al termine dell'incontro con il presidente della Commissione Jean Claude-Juncker a Bruxelles - per venire incontro alle richieste della Commissione europea ed evitare l'avvio di una procedura di infrazione.
"Questo è un passo nella giusta direzione, ma ci sono ancora passi da fare, forse da entrambe le parti", ha ancora spiegato il politico francese.
Dopo il l'incontro di ieri il primo ministro è tornato a Roma, dove in serata ha incontrato i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per un vertice "segreto" in un ristorante della Capitale.
Al centro dell'appuntamento le voci di spesa da tagliare all'interno della legge di bilancio, per fare quadrare i conti ed evitare che Bruxelles possa avviare una procedura di infrazione contro l'Italia.
Secondo le indiscrezioni, riportate dal "Corriere della Sera", se il leader leghista si sarebbe detto disposto a ridurre da 7 a 4,5 miliardi lo stanziamento previsto per "quota 100" e il superamento della legge Fornero, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico non intenderebbe arretrare sul provvedimento "cavallo di battaglia" del M5S: il reddito di cittadinanza.
UE: "BUONI PROGRESSI" - Al termine del vertice Conte/Juncker, un portavoce dell'Ue ha fatto sapere che nel dialogo tra Roma e Bruxelles ci sono "buoni progressi" e che la Commissione ora "valuterà la proposta ricevuta questo pomeriggio" dall'Italia.
"Resta ancora un gap da colmare e speriamo di poterlo fare con il lavoro che continuerà nei prossimi giorni", ha concluso.
(Unioneonline/F)