Vertice a Palazzo Chigi sulla manovra. Anzi no, era un malinteso, in programma non c'era alcun vertice.

Così Rocco Casalino, il portavoce della presidenza del Consiglio, cerca di spiegare perché il premier Giuseppe Conte ha incontrato prima il vice Luigi Di Maio, poi Matteo Salvini.

Due faccia a faccia separati, dunque, per discutere della legge di Bilancio e del dossier Libia, in vista del summit in corso a Palermo.

Assente in entrambi gli incontri il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

E mentre parte il tam tam sul perché di questo doppio incontro, "è stato solo un fraintendimento", dice Casalino. Nella sede del governo, continua parlando ai cronisti, ci sarebbe stato "un incontro e non un vertice, peraltro molto breve", tra il premier e Salvini con il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti.

Luigi Di Maio, invece, "non ha partecipato, ed è rimasto sempre al terzo piano", dove ci sono i suoi uffici, "come accade spesso".

Su possibili altri vertici, il portavoce glissa dicendo che è difficile ce ne siano: "Stiamo per partire per Palermo per la Conferenza sulla Libia", conclude.

(Unioneonline/D)
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