"Non mi faccio illusioni, non ci sarà una crisi di governo nel 2019. Troveranno un modo per andare avanti, la legislatura sarà lunga e questo Parlamento eleggerà il prossimo Capo dello Stato". Queste le previsioni di Matteo Renzi in una lunga intervista al quotidiano cattolico "L'Avvenire".

L'ex segretario Pd sferra un duro attacco alla stampa: "Salvini e Di Maio fanno cose indecenti nell'assoluto silenzio dei media, mai come in questa fase c'è un controllo così netto della politica sull'informazione. Oggi c'è uno dei principali esperti di fake news che è presidente della Rai. Il giornalista che seguiva Grillo diventa direttore del Tg1, e c'è un ex Grande Fratello portavoce del presidente del Consiglio che ha in mano l'informazione e la comanda militarmente".

"Casalino - osserva Renzi - è intoccabile perché è il perno degli ingranaggi di M5S. Ne ho chiesto il licenziamento, ma è più facile che Casalino possa licenziare Conte del contrario. Anche la Lega sta in silenzio, hanno paura del codice Rocco, dello strapotere di Casalino che impone le sue scelte e può cancellare dalla tv chi non si mette in riga. Perché il ministro della Disabilità Fontana tace mentre prendono in giro i down e le persone autistiche?".

E ancora: "Perché è scomparso il giornalismo d'inchiesta? Perché si tace su Di Maio e sulle sanatorie edilizie? Dov'è la Rai? E che fine hanno fatto i 49 milioni della Lega? Sono serviti per costruire la più grande macchina di mistificazione del consenso di Salvini?".

IL PD - Quanto al partito, Renzi si dice "totalmente fuori" dalle discussioni interne. "Il mio ciclo alla guida del Pd è finito: ho vinto due volte le primarie e per due volte, dal giorno dopo, sono stato bersaglio del fuoco amico. Io penso che se ci fosse stata più coesione le cose non sarebbero andate così". Fuori dal "chiacchiericcio congressuale", l'ex presidente del Consiglio ha tuttavia posto una condizione: "Mai accordi con Lega e M5S". Anche per questo non vede di buon occhio la candidatura di Zingaretti, che con i pentastellati è certamente più aperto. Ma Matteo Renzi già guarda oltre il Pd: "Non basta più per costruire un'opposizione capace di tornare maggioranza, è un dato di fatto. Oggi la forma più efficace di opposizione viene da pezzi di mondo politico e culturale che non stanno nel Pd e nei partiti. C'è più energia in molti comitati civici, c'è un fermento della società civile".

Pensa alla manifestazione contro Virginia Raggi, Renzi, e anche a quella di Torino a favore della Tav. Quindi, per chiudere, attacca Giuseppe Conte e il ministro Tria: "Hanno perso faccia, credibilità e autorevolezza, provo imbarazzo per loro a vederli così ostaggi dei due vicepremier".

(Unioneonline/L)
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