Casalino: "Io gay ed emigrante, non discrimino". E Renzi: "Mi vergogno di lui"

"Sono omosessuale e ho vissuto da emigrante in Germania negli anni '70-'80 quando essere italiano implicava essere insultati a giorni alterni come 'spaghettifresser'. Fressen significa mangiare ma si usa per gli animali. Ho vissuto sulla mia pelle da sempre, già da bambino, la discriminazione e il bullismo".

Così, parlando della sua storia personale, Casalino in un'intervista al Corriere si difende dopo le polemiche per le sue parole su "down e vecchi" in un vecchio video pubblicato da Arcade Tv7.

"Pensare che io possa essere omofobo, razzista, xenofobo, classista o intollerante verso una qualsiasi categoria è semplicemente un'assurdità perché parla la mia storia personale", aggiunge il portavoce della presidenza del Consiglio.

"Era una recita", ribadisce Casalino. "I campi di concentramento sono stati un abominio", rimarca, per poi difendere il suo lavoro, "che credo di svolgere con la massima competenza e professionalità".

Nel frattempo monta sempre di più la polemica tra l'ex gieffino e Matteo Renzi. Casalino aveva fortemente criticato l'ex premier per aver "strumentalizzato" la sua nipote con la sindrome di down. Renzi aveva infatti pubblicato, per stigmatizzare le parole del portavoce di Palazzo Chigi, una sua foto con la nipotina Maria, affetta da sindrome di down. E questa mattina è tornato sulla vicenda: "Rocco Casalino insiste. Anziché fermarsi e chiedere scusa, rilancia. Dice che gli faccio orrore perché ho mostrato la foto della mia nipotina Maria. Secondo lui non si devono mostrare le foto delle persone con sindrome di Down, perché significa strumentalizzare. Ma le persone con sindrome di Down non devono essere nascoste, oscurate nelle foto o cancellate dalla vita. Hanno diritto di vivere, la nostra famiglia la pensa così. Io insieme a mia nipote difendo chi ha meno visibilità e combatto perché i luoghi comuni squallidi che hai usato siano cancellati dal dibattito pubblico di questo Paese. Perché io non mi vergogno per niente di Maria, mia nipote. Ma mi vergogno tanto di Rocco, portavoce del presidente del Consiglio".