Il governo porrà la fiducia sul decreto legge su sicurezza e immigrazione, all'esame dell'Aula del Senato.

Lo si apprende da fonti di governo M5S e Lega mentre si allarga la fronda interna ai 5 Stelle: a capitanarla Gregorio De Falco, il celebre "capitano" nell'affare Costa Concordia, ora senatore, si è detto pronto a votare emendamenti dell'opposizione, e comunque a non dare il suo sì al pacchetto sicurezza preparato dal Viminale.

A chiedere modifiche al decreto Salvini, oltre al "capitano" De Falco, c'è la senatrice Paola Nugnes e una manciata di altri colleghi (non abbastanza, comunque, da mettere a rischio la tenuta del governo, anche perché c'è Fratelli d'Italia che voterà a favore).

BAGARRE M5S - Con la fiducia però cadono tutti gli emendamenti, ed è già bagarre nei 5 Stelle. Di Maio risponde senza remore ai dissidenti: "Ci sono persone che pensano di detenere la verità, ma noi abbiamo firmato un contratto di governo, che va rispettato".

E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Buffagni avverte De Falco: "Se voterà contro la fiducia si assumerà le sue responsabilità. Sono certo che si dimetterà e tornerà a fare il suo lavoro".

"Se pensi che c'è un provvedimento con delle criticità ne discuti all'interno della maggioranza, non presenti 80 emendamenti come se fossi all'opposizione, perché questo mette in difficoltà tutti", è il ragionamento di Buffagni. Che poi aggiunge: "Intendiamoci, è esattamente lo stesso giochino che sta facendo la Lega sul ddl anticorruzione".

Un'intimidazione che certo non fa paura all'ex capitano De Falco: "Ho sempre assunto su di me le responsabilità del mio ruolo in ogni momento, e le responsabilità del mio ruolo non le decide Buffagni", attacca. E rincara: "Questa è gente che parla senza sapere di cosa sta parlando, con una superficialità criminale". Sul suo voto ancora non si sbilancia: "Se mettono la fiducia valuterò la situazione".

Critiche anche dagli altri dissidenti. Paola Nugnes si asterrà: "Senza fiducia avrei votato contro un provvedimento che finirà per creare più irregolarità. Ma siccome da questo governo mi aspetto ancora cose buone, nel momento della fiducia uscirò dall'Aula".

"L'espulsione sarebbe un segnale di debolezza" secondo Elena Fattori. "I grandi imperi - spiega la senatrice M5S - sono finiti quando si sono costruiti i grandi muri. Se il Movimento si blinda si fa male da solo. Una cosa che non si capisce è che M5S non è fatto dai suoi leader, ma dal suo popolo. Siamo tutti a termine, anche Di Maio, tra 4 anni scadono i due mandati e andremo via. Ma il popolo 5 Stelle è sempre lo stesso".

COSA PREVEDE - Il provvedimento modifica la normativa in materia di accoglienza dei profughi, in particolare dei richiedenti asilo, abolendo il permesso per motivi umanitari e sostituendolo con permessi per meriti civili o cure mediche.

Estende da tre a sei mesi i tempi di permanenza nei centri di prima accoglienza e l'aumento dei reati per i quali è possibile revocare lo status di rifugiato.

La norma estende poi il Daspo anche ai sospetti terroristi e toglie la cittadinanza a chi è stato condannato in via definitiva per terrorismo.

(Unioneonline/D-L)

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