"Oggi si completa il mio mandato ricevuto a luglio".

Così Maurizio Martina ha di fatto lasciato la carica di segretario del Pd, chiedendo ai vertici del partito di convocare per l'11 novembre una nuova assemblea nazionale al fine di iniziare al più presto la "nuova fase" del partito, a partire dal Congresso e dalla scelta del nuovo leader.

L'addio all'incarico è arrivato dal palco del Forum tematico dei dem tenutosi a Milano.

Nel corso del suo intervento, Martina ha spiegato: "Sono orgoglioso del lavoro fatto in questi anni, ma proprio per questo sono il primo ad essere irrequieto per le risposte mancate e per gli errori commessi". Ora, però, ha aggiunto "dobbiamo mettere in discussione tutto: sapere che quello fatto è un patrimonio, ma sapere che oggi c'è bisogno di un orizzonte nuovo perché se ti giri indietro e pensi di guadare solo a quanto fatto smarrisci il senso della tua missione".

Martina non ha poi mancato di lanciare critiche alla maggioranza di governo Lega-5Stelle.

"Si sono riempiti la bocca di sovranismo e sovranità - le sue parole - ma stanno svendendo l'Italia. Attaccano il presidente della Bce e noi invece lo ringraziamo per il lavoro e per l'autonomia che ha garantito" e poi "si presentano a Mosca come se l'Italia fosse in vendita. Altro che prima gli italiani...".

E ancora: "Dico a Di Maio e a Salvini: non vi lasceremo giocare sulla nostra sovranità perché sappiamo prima di altri che la nostra sovranità o sarà sempre più europea o non sarà più. È una colossale presa in giro dire prima gli italiani e poi ripiegarsi".

Poi un auspicio in vista della campagna per le elezioni europee: "Batteremo in Italia questo mostro che si aggira per l'Europa e vuole rovinare il nostro futuro".

(Unioneonline/l.f.)
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