"Venerdì sarò a Roma: lo controllerò come si fa sempre, articolo per articolo. Verrà mandato al Quirinale un testo conforme alla volontà deliberata nel corso del Consiglio dei ministri".

Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha parlato da Bruxelles - dove sta prendendo parte al Consiglio europeo - del decreto legge in materia fiscale collegato alla manovra al centro delle polemiche da ieri pomeriggio dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio, secondo cui sarebbe stato "manipolato" da qualche "manina".

Alle accuse del vicepremier avevano fatto seguito in serata le repliche del Quirinale, che ha smentito che il documento fosse già giunto al Colle per la firma del Presidente della Repubblica, e della Lega.

Il testo "manipolato" secondo il vicepremier Luigi Di Maio (Ansa)
Il testo "manipolato" secondo il vicepremier Luigi Di Maio (Ansa)
Il testo "manipolato" secondo il vicepremier Luigi Di Maio (Ansa)

"Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti fra cittadini ed Equitalia", hanno fatto sapere dal Carroccio con una nota.

Conte cerca di smorzare i toni: "Tra Lega e M5S non c'è "nessuna frattura", ha affermato il premier, che ha difeso la legge di bilancio per il 2019.

"Ci aspettavamo dalla Ue delle osservazioni critiche, ci siederemo attorno a un tavolo e spiegheremo", ha aggiunto, sostenendo che "più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella".

Ieri il primo ministro ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel in un bilaterale.

"Un incontro molto cordiale, ho anticipato alcuni punti della manovra. Come logica noi puntiamo sulla crescita. Puntiamo sugli investimenti, mi ha detto che è impressionata dalle riforme strutturali e siamo entrambi d'accordo che la linea deve essere quella del dialogo costruttivo", ha aggiunto Conte a proposito del faccia a faccia.

(Unioneonline/F)

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