"Io non ho mai detto 'aboliremo la povertà'. Lo ha detto Di Maio e mi stupisco che non lo abbiano ricoverato. Se qualcuno mi dice una cosa del genere io chiamo il 118".

Così Matteo Renzi, ospite della trasmissione 'Di Martedì' su La7, attacca pesantemente Salvini e Di Maio e boccia la manovra.

"Il ragionamento di aumentare il debito per agevolare la crescita di per sé potrebbe anche stare in piedi, ma il punto è che si fanno misure che non sostengono la crescita. Come il reddito di cittadinanza, non è con quello che si aiuta chi lavora", ha osservato l'ex presidente del Consiglio.

Una manovra, quella approvata dal governo, che "ci avvicina più al Venezuela che alla Germania", ha aggiunto il senatore fiorentino, impegnato nei preparativi per la Leopolda che prenderà il via venerdì e cercherà di rivitalizzare una sinistra che sembra ancora sotto choc dalla batosta del 4 marzo.

Quanto a spread e mercati, l'ex segretario Pd ha detto che sono state le stesse dichiarazioni di Salvini e Di Maio ad "aiutare gli speculatori". "Lo hanno fatto a loro insaputa, invece di aiutare le famiglie", ha ironizzato.

Una battuta anche sul condono presente nella nota di aggiornamento al Def, quel condono che la maggioranza si ostina a chiamare "pace fiscale". "Il governo sta dicendo. 'Tu hai pagato le tasse? Sei scemo'", ha dichiarato senza meezzi termini." "Dare il messaggio che chi paga le tasse è scemo in Italia è diseducativo, non aiuta i conti pubblici e mi fa anche schifo", ha affermato Renzi.

(Unioneonline/L)

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