"L'aumento dei trasferimenti correnti - quali quelli connessi con la spesa sociale -, così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto".

Con queste parole il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Signorini, ha parlato del nota di aggiornamento al Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite a Montecitorio.

Il suo intervento arriva nel giorno in cui il Fondo monetario internazionale riduce le stime sulla crescita del Pil italiano, dopo la bocciatura del Nadef da parte di Bruxelles, e in cui lo spread ha raggiunto quota 315 punti, record dal 2013, per poi tornare sotto i 300 punti.

Anche lo stop all'incremento dell'Iva deciso dal governo Conte per i prossimi tre anni dovrebbe avere "un effetto limitato", secondo Signorini.

Anzi, il suo impatto che "potrebbe essere ancora inferiore o nullo se il mancato aumento dell'Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie".

Dopo le turbolenze in Borsa degli ultimi giorni, con Piazza Affari che ha chiuso in negativo e un deciso aumento del differenziale tra Btp e Bund tedeschi, il rappresentante della Banca d'Italia ha parlato anche dei pericoli dell'aumento dello spread.

Secondo Signorini, il debito pubblico italiano "è detenuto per circa due terzi da istituzioni e soggetti italiani ma ciò non lo isola dalla logica del mercato che cerca il rendimento e fugge l'incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che lo detengono".

TRIA: "ABBASSARE I TONI CON L'UE" - In audizione alle Camere questa mattina il ministro dell'Economia Giovanni Tria aveva difeso la nota di aggiornamento al Def e le misure in essa contenute (tra cui il reddito di cittadinanza), invitando ad "abbassare i toni" nel dialogo con l'Unione europea.

(Unioneonline/F)

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