L'Ocse spinge al ribasso la stima della crescita del Pil italiano nel 2018, fissata all'1,2 per cento e tagliata dunque di 0,2 punti.

Confermato invece all'1,1 per cento la previsione per la crescita del nostro Paese nel 2019.

Sono i dati emersi dall'Economic Outlook, diffuso oggi.

Fra la possibili ragioni del rallentamento del Pil, segnala l'Ocse, l'incertezza sulle scelte politiche, l'aumento dei tassi di interesse e una minore crescita dell'occupazione, che potrebbe trattenere la spesa delle famiglie.

"Ci sono segnali" che indicano come la crescita dell'economia mondiale "potrebbe avere toccato il picco", con un aumento del Pil globale stimato sia nel 2018 che nel 2019 al +3,7%, scrive l'Ocse.

Ma "la crescita è diventata meno omogenea, con prospettive differenti fra le principali economie", soprattutto fra quelle emergenti, mentre sono "sorprendentemente bassi" sia l'inflazione sia l'andamento delle retribuzioni che però "dovrebbero continuare a crescere gradualmente".

Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (foto Ansa)
Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (foto Ansa)
Il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria (foto Ansa)

"NON CANCELLATE LA LEGGE FORNERO" - La capoeconomista dell'ente, Laurence Boone, durante la presentazione dell'Interim Economic Outlook a Parigi, ha parlato dei rischi dell'economia italiana, un Paese in cui "la crescita è debole e il debito elevato".

Ha poi affermato: "Bisogna assolutamente continuare le riforme lanciate dal governo precedente. E la spesa pubblica non deve servire a sostenere artificialmente la crescita con i consumi, ma puntare agli investimenti produttivi".

Si è poi detta contraria alle riforma delle pensioni annunciata dal governo gialloverde: "Penso sia importante non disfare la riforma Fornero. Se si tratta di ridurre l’età pensionabile sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani", ha detto ancora Boone.

LA REPLICA DI LUIGI DI MAIO - Non si è fatta attendere la replica del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha commentato le parole della capoeconomista con un post su Facebook.

Secondo il vicepremier, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico "non deve intromettersi nelle scelte di un Paese sovrano che il governo democraticamente legittimato sta portando avanti. Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l'impegno preso''.

(Unioneonline/F)
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