Non solo i 51 lavoratori di terra, ma anche decine di assistenti di volo sono in allarme per i possibili trasferimenti coatti da Olbia verso Milano e altri scali nell'ambito della vertenza Air Italy.

Sul tema si è svolto oggi nella città gallurese un consiglio comunale aperto.

"Nell'occasione abbiamo riconfermato, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, che non vi è alcuna ragione organizzativa o tecnica che giustifichi tale ulteriore onere sulla parte sociale che ha già pagato l'alto prezzo della crisi aziendale che si sperava fosse alle spalle", si legge in una nota diffusa dall'Anpav (Associazione Nazionale Professionisti Assistenti di volo).

"Il forte incremento di traffico aereo a e per Olbia - prosegue il comunicato - dovrebbe consigliare al managemente un percorso opposto: un incremento di personale sull'Isola, anche in virtù del fatto che l'imminente gara pubblica per la continuità territoriale non può che vedere Air Italy vincitrice".

"L'auspicio - chiude Anpav - è che il Ministero dello Sviluppo economico convochi subito un tavolo di crisi per la verifica del rispetto degli accordi del giugno 2016 e che lo stesso Mise, nelle more dell'incontro, chieda all'azienda di sospendere i trasferimenti".

(Unioneonline/l.f.)
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