A poche ore dalla notizia che l'agenzia Fitch ha confermato il rating BBB dell'economia italiana, rivedendo però l'outlook da "stabile" a "negativo", è arrivato il commento del ministro dell'Economia Giovanni Tria, in visita a Shanghai, in Cina.

"Credo che tra poco non ci sarà più il problema di convincere su azioni future, ma ci saranno le azioni", già nelle prossime settimane, ha detto l'esponente del governo Conte.

"Io vedo in questo mantenimento del rating, come è stato per il rinvio del giudizio da parte di Moody's, che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo", ha aggiunto il ministro, che sostiene che le agenzie hanno "correttamente sospeso il giudizio" in vista della nota di aggiornamento del Def, prevista entro la fine di settembre.

Tria ha poi criticato alcuni "titoli sui giornali" il cui allarmismo "distrae" i mercati internazionali facendoli indurre a pensare che "in Italia ci sia la finanza allegra".

Come ricordato nelle "non tante interviste rilasciate, sono venti anni che l'Italia ha un surplus primario ed è un caso unico in Europa. Abbiamo un debito che viene da lontano: non c'è finanza allegra", ha concluso.

L'ANALISI DI FITCH - L'agenzia internazionale ha motivato la decisione di rivedere in negativo l'outlook italiano sulla base di criticità legate anche ad alcune prese di posizione del governo gialloverde.

Secondo gli analisti di Fitch "l'alto costo" delle misure contenute nel contratto di governo firmato da Movimento 5 Stelle e Lega rende il debito pubblico italiano, già elevato, "più esposto a potenziali choc".

Inoltre, "l'avversione di parti dell'esecutivo" italiano "nei confronti dell'Ue e dell'euro rappresenta un ulteriore rischio" per l'Italia, ma sarebbe "bassa" la probabilità di una "uscita diretta" dalla moneta unica o "la creazione di una valuta parallela".

L'agenzia di rating fa anche un breve esame dei provvedimenti varati o annunciati dal governo Conte.

Il Decreto Dignità "avrà probabilmente un effetto limitato sulle dinamiche del mercato del lavoro", ma revisioni delle precedenti riforme strutturali, compresa quella delle pensioni, potrebbero avere un impatto moderatamente negativo sulla crescita a medio termine e sulla finanza pubblica.

Infine, le divergenze all'interno dell'esecutivo sono tali che Fitch prevede "una crescente possibilità di elezioni anticipate dal 2019".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata