L'Ufficio studi della Cgia di Mestre ha costruito, tramite una ricerca approfondita, l'identikit degli oltre 3 milioni di lavoratori a tempo determinato: la percentuale più elevata si registra al sud con il 19,3%.

I settori più interessati da questa tipologia di contratto sono l'agricoltura, il turismo e il commercio.

Per quanto riguarda le regioni, invece, in vetta c'è la Calabria col 21,8%, poi Sicilia e Puglia (21,3% e il 20,3%).

La Sardegna è in quinta posizione con il 18,4%.

Paolo Zabeo, coordinatore degli studi, ha commentato: "La crescita di questi contratti flessibili registrata negli ultimi 10 anni è correlata all'andamento dell'economia. Quando il Pil si abbassa il numero scende, quando l'economia torna a salire i precari aumentano".

Per quanto riguarda l'Unione Europea l'Italia si trova settima con il 15,4%, quasi un punto in meno rispetto alla percentuale dell'intera area Ue.

Situazione allarmante in Spagna dove i lavoratori con contratto a tempo determinato sono il 26,5%.

Segue il Portogallo.

(Unioneonline/M)
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