Braccio di ferro tra Regione e Air Italy.

Dopo un lungo incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu con i vertici della compagnia aerea, il vicepresidente esecutivo Marco Rigotti e il direttore operativo Neil Mills, non sono stati raggiunti accordi positivi sul futuro dei 51 dipendenti (personale di terra) che hanno già ricevuto la lettera di trasferimento da Olbia a Malpensa.

"Non siamo qui per trattare, il nostro Piano va avanti, Olbia resta uno scalo importante, ma il nostro core business è a Malpensa", ha detto Rigotti.

Insomma, la società – nonostante il forte pressing di Regione e sindacati – non torna sui suoi passi, e si limita a rassicurare che nessuno degli altri 267 lavoratori di base a Olbia sarà costretto ad abbandonare la sede.

"Sono rassicurazioni che non ci rassicurano", ha sottolineato Pigliaru. Aggiungendo: "Saremo più tranquilli quando vedremo almeno un piano industriale che preveda la crescita della forza lavoro in Sardegna".

Intanto, ha chiarito Pigliaru, "ci impegniamo a portare il problema in un tavolo ministeriale di crisi che sarà aperto con il Mise e il Mit".

Careddu ha parlato di un incontro "ruvido" e ha avvertito: "Siamo preoccupati perché non tutti sono nelle condizioni di andare a Malpensa, sostenendo i costi che tutto ciò comporta, per questo molti potrebbero non accettare e si profila il rischio di numerosi licenziamenti".

Quanto al tavolo di crisi, l'assessore ha ricordato l'incontro di tre giorni fa con il ministro delle Infrastrutture Toninelli, che si è reso disponibile "a convocarlo entro luglio".

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