Era previsto per oggi, ma essendo un giorno prefestivo, la scadenza delle imposte di inizio estate a carico delle imprese (e dei liberi professionisti), sono silittate a lunedì 2 luglio.

Gli imprenditori avranno 2 giorni di tempo in più per recuperare la liquidità necessaria per onorare le richieste del fisco

Ed è in questa giornata che arriverà quello che la Cgia di Mestre chiama "ingorgo fiscale".

Nelle casse pubbliche arriverà un gettito complessivo pari a 19,2 miliardi di euro.

L'Ufficio studi dell'associazione segnala che tra il versamento del saldo 2017 e il primo acconto di quest'anno, le imprese saranno chiamate a pagare l'Ires (Imposta sui redditi delle società di capitali), mentre i lavoratori autonomi e gli altri percettori di reddito dovranno versare l'Irpef e le addizionali regionali e comunali Irpef.

Inoltre, tutti gli imprenditori saranno chiamati a versare il saldo dell'anno scorso e l'acconto di quest'anno dell'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) e l'iscrizione per l'anno 2018 alle Camere di Commercio.

"Un problema non di poco conto - dice la Cgia - visto che l'importo economico da versare sarà estremamente impegnativo".

Quest'anno la normativa fiscale consente di pagare le imposte entro il 20 di agosto, con una maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.

Un po' di tempo in più rispetto ai canonici 30 giorni aggiuntivi consentiti normalmente, in quanto la data cade ai primi di agosto e, automaticamente, slitta al giorno 20 dello stesso mese in osservanza di una norma che da qualche anno ha stabilito che tutti gli adempimenti fiscali che scadono tra il 1° e il 20 agosto possono essere effettuati entro quest'ultima data.

(Unioneonline/s.a.)
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