La Trexenta progetta il suo futuro, per creare lavoro, combattere lo spopolamento e integrare le fasce più deboli della popolazione.

Lo fa all'interno della programmazione territoriale della Regione, avviando il tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale. I Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli, associati in un'unica Unione, e poco più di 16mila abitanti per un unico progetto, presentato all'assessore della Programmazione Raffaele Paci ospite del sindaco Adalberto Sanna, a Casa Lonis a Senorbì.

Il progetto punta a innescare processi sinergici nei settori del patrimonio archeologico-naturalistico, agroalimentare e storico-culturale del territorio per generare processi virtuosi in campo economico. "Abbiamo già stanziato per la Trexenta 71,5 milioni di euro", ha detto Paci.

In particolare, 46 milioni e 800mila euro del Patto per la Sardegna permetteranno di realizzare il bivio di Senorbì e il bivio di Monastir sulla Statale 128; 20 milioni sono destinati a controllo e sicurezza delle linee ferroviarie regionali; 4,3 milioni finanziano le politiche di Iscol@ e 230mila la manutenzione delle strade.

"È un passo avanti, ma dobbiamo fare molto di più per la salute, il turismo, la cultura e le strade", è il commento di Fabrizio Mereu, presidente dell'Unione dei Comuni della Trexenta.
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