Un'imposta "temporanea" per tassare i ricavi dei giganti del web.

La Commissione europea propone una Web Tax "ad interim" del 3% da applicare sugli introiti derivati dalla vendita di spazi pubblicitari (come Google), cessione di dati (come Facebook) e attività di intermediazione tra utenti e business (come Uber).

L'imposta si applicherebbe solo alle società con un fatturato globale maggiore di 750 milioni di euro e uno europeo superiore ai 50 milioni.

Bruxelles stima introiti per almeno 5 miliardi all'anno.

"Non è una imposta anti-Stati Uniti", ha dichiarato il commissario Pierre Moscovici, sostenendo di averlo comunicato anche al segretario al Tesoro degli Usa, Steven Mnuchin.

Il provvedimento "assicura che le attività che oggi non vengono tassate comincino a generare introiti immediati per gli Stati membri", fa sapere Bruxelles.

In questo modo sarebbe possibile anche "evitare azioni unilaterali" che creerebbero un "patchwork di risposte nazionali che danneggerebbe il nostro mercato unico".

Si tratta di un'imposta di carattere temporaneo, che potrebbe essere in vigore fino a che non ci sarà una riforma complessiva relativa alla tassazione delle aziende digitali globali.

(Unioneonline/F)

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