Via libera alla nota di aggiornamento del Def da parte del Consiglio dei ministri.

"Il quadro è positivo, abbiamo numeri di crescita più alti e più stabili", ha commentato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando degli ultimi dati sulla ripresa italiana. Ottimista anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che ha stimato la crescita del Pil nel 2017 all'1,5%.

Le risorse disponibili nella legge di bilancio 2018 ''verranno impiegate in scelte selettive privilegiando il sostegno dell’occupazione giovanile, degli investimenti pubblici e privati, del potenziamento degli strumenti di lotta alla povertà'', si legge nel documento, che contiene il quadro economico e di finanza pubblica su cui si baserà la prossima legge di bilancio.

Ecco alcune misure contenute nel testo.

STOP ALL'AUMENTO DELL'IVA - "In merito alle clausole di salvaguardia tuttora previste in termini di aumento delle aliquote IVA e delle accise - si legge nella nota di aggiornamento - il Governo intende sostituirle con misure sul lato della spesa e delle entrate, comprensive di ulteriori interventi di contrasto all’evasione".

IPOTESI ROTTAMAZIONE BIS DELLE CARTELLE - La rottamazione bis delle cartelle fiscali ''è una delle tante misure che stiamo valutando", ha fatto sapere ieri il ministro Padoan.

RISORSE PER L'OCCUPAZIONE GIOVANILE - Alcune risorse saranno destinate alla decontribuzione dell'occupazione giovanile a tempo indeterminato e alle famiglie povere.

INCENTIVI ALLE IMPRESE - Nella legge di bilancio del prossimo anno saranno anche introdotte misure ''a favore della crescita attraverso l’incentivazione degli investimenti delle imprese''.

CONTRATTO DEGLI STATALI - La manovra alloca risorse per il rinnovo contrattuale del pubblico impiego. Per quanto riguarda gli investimenti, saranno poi ''selettivamente mantenuti alcuni incentivi fiscali per il settore privato già previsti da precedenti disposizioni normative" e "proposte nuove leve per la ripresa dell’accumulazione di capitale''.

RIDUZIONE DELLE TASSE - L'esecutivo intende "continuare nel solco delle politiche economiche adottate sin dal 2014, volte a liberare le risorse del Paese dal peso eccessivo dell'imposizione fiscale".

I contribuenti italiani pagheranno rispetto al 2013 "minori imposte per circa venti miliardi di euro", scrive inoltre il ministro Padoan nella premessa alla nota di aggiornamento al Def.

(Redazione Online/F)

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