Sale ancora il debito pubblico. Secondo i dati forniti dalla Banca d'Italia nel Supplemento ''Finanza pubblica, fabbisogno e debito'', il debito delle Amministrazioni pubbliche aumenta di 17,1 miliardi rispetto al mese precedente attestandosi a 2.034,7 miliardi.

Per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri che hanno sottoscritto un credito allo Stato nell'acquisizione di obbligazioni o titoli di stato (in Italia Bot, Btp, Cct, Ctz e via dicendo) destinate a coprire il disavanzo del fabbisogno finanziario statale ovvero coprire l'eventuale deficit pubblico nel bilancio dello Stato.

IL NUOVO DATO - L'aumento riflette principalmente il fabbisogno del mese di marzo (21,8 miliardi, inferiore di 3,8 rispetto a quello dello stesso mese dell'anno precedente). Tale fabbisogno, elevato per fattori stagionali, e' parzialmente controbilanciato dalla diminuzione di 3,8 miliardi delle disponibilita' liquide del Tesoro (a 45,9 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, rispetto a febbraio il debito delle Amministrazioni centrali e' aumentato di 16,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza e' rimasto sostanzialmente invariato. A marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 26,0 miliardi, in diminuzione dello 0,7 per cento (0,2 miliardi) rispetto a quelle dello stesso mese del 2012 (26,2 miliardi).

ENTRATE TRIBUTARIE - Le entrate tributarie si sono attestate a 83,829 miliardi di euro nel primo trimestre del 2013. Il dato comunica la Banca d'Italia, segna un miglioramento dello 0,79% rispetto agli 83,168 miliardi registrati nello stesso periodo del 2012. Nel solo mese di marzo, gli incassi sono risultati pari a 26,043 miliardi, contro i 26,237 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso.
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