L'Agenzia europea del farmaco (Ema) riconosce "possibili" legami di causa-effetto tra il vaccino di Johnson & Johnson e gli eventi "molto rari" di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa.

È quanto si legge in una nota dell'Agenzia Ue nella quale si precisa, però, che non verrà posta alcuna limitazione d'uso.

L'Ema precisa poi come nella somministrazione di Janssen, il vaccino di Johnson & Johnson, "i benefici superano i rischi".

IL CHIARIMENTO - Il chiarimento è arrivato al termine della revisione sul siero, dopo rarissimi casi di trombosi cerebrale negli Stati Uniti. Presi in considerazione, nel dettaglio, "otto casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a bassi livelli di piastrine, uno dei quali ha avuto esito fatale".

Tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale "si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione" con il siero di Johnson & Johnson, "la maggioranza nelle donne".

L'AVVERTIMENTO - "Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati", scrive ancora l'Ema, aggiungendo che "alle informazioni" del bugiardino "sul prodotto per il vaccino Janssen", della Johnson &Johnson, "dovrebbe essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Inoltre gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino".

"Una spiegazione plausibile" per gli eventi rari dopo il vaccino di Johnson & Johnson, che vedono "la combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse", è secondo Ema una "risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina".

(Unioneonline/v.l.)
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