Le forze di sicurezza birmane hanno aperto il fuoco sulla folla in lutto al funerale di una delle 114 persone uccise ieri, il giorno di protesta più sanguinoso dal colpo di stato militare del primo febbraio, quando venne arrestata la leader Aung San Suu Kyi.

Lo riferiscono testimoni citati dal giornale britannico "Guardian".

Non ci sono per ora segnalazioni di vittime al funerale nella città di Bago, vicino a Yangon.

"Mentre cantavamo la canzone della rivoluzione, le forze di sicurezza sono arrivate e hanno sparato, noi siamo scappati", ha raccontato una donna di nome Aye, testimone dei fatti.

Due persone sono state invece uccise oggi durante le proteste in diversi incidenti in altre città.

(Unioneonine/F)
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