Non un "passaporto sanitario", piuttosto un "certificato di vaccinazione": il ministro della salute francese, Olivier Véran, ha spiegato quale potrebbe essere la soluzione del governo per la riapertura dei luoghi pubblici. "La Francia - ha detto in tv - non è un paese in cui si possa dire 'se tu sei vaccinato puoi entrare qui, se non lo sei non puoi entrare là...invece, che si pensi ad indicatori sanitari collettivi che ci consentano di programmare la riapertura di certi locali come i ristoranti, i cinema, questo sì. E che si possa istituire un certificato di vaccinazione per poter viaggiare in seno all'Unione europea, perché no...".

Il ministro ha poi ribadito la previsione del governo di un ritorno "ad una quasi normalità" fra 4-6 settimane, di fronte alle obiezioni di molti rappresentanti del mondo medico: "Abbiamo motivi per pensarlo - ha detto Véran - fra 4-6 settimane avremo vaccinato gran parte delle persone vulnerabili, i più anziani, i più malati. Già registriamo una diminuzione della circolazione del virus in questa fascia. Fra 4-6 settimane arriverà anche la primavera ed abbiamo già visto che questo comporta un calo della circolazione del virus".

Quanto alla possibilità, chiesta dal settore della ristorazione, di una riapertura dei bar e ristoranti fino all'ora di pranzo (sono chiusi completamente dal 29 ottobre scorso), Véran lo ha per ora escluso: "Non mi sembra la decisione adeguata in un momento in cui decidiamo il lockdown di alcuni dipartimenti nel weekend. Riapriremo ristoranti e bar quando potremo farlo, ma oggi non è il caso".

(Unioneonline/v.l.)
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