Ancora tagli alle forniture di vaccini. AstraZeneca prevede di fornire meno della metà delle dosi di vaccino anti-Covid all'Unione europea rispetto al contratto nel secondo trimestre.

Lo ha reso noto un funzionario dell'Ue alla Reuters, direttamente coinvolto nei colloqui con il produttore di farmaci anglo-svedese. AstraZeneca, secondo lui, ha riferito durante le riunioni interne che "avrebbe erogato meno di 90 milioni di dosi nel secondo trimestre". Secondo il contratto di AstraZeneca con l'Ue, l'azienda si era impegnata a fornire 180 milioni di dosi ai 27 Paesi nel secondo trimestre.

L'ennesimo calo arriva dopo una forte riduzione delle forniture nel primo trimestre e potrebbe colpire la capacità dell'Ue di raggiungere il suo obiettivo di vaccinare il 70% degli adulti entro l'estate, rileva Reuters.

"Poiché stiamo lavorando duramente per aumentare la produttività della nostra catena di approvvigionamento dell'Ue e facendo tutto il possibile per utilizzare la nostra catena di approvvigionamento globale, siamo fiduciosi di poter avvicinare le nostre consegne all'accordo di acquisto", ha detto un portavoce di AstraZeneca, rifiutandosi di commentare dati specifici.

Il funzionario dell'Ue ha confermato inoltre che AstraZeneca prevede di erogare circa 40 milioni di dosi nel primo trimestre, anche in questo caso meno della metà dei 90 milioni di dosi che avrebbe dovuto fornire.

(Unioneonline/D)
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