L'industria del Trasporto merci britannica accusa il ministro Michael Gove di aver ignorato il grido d'allarme sulle difficoltà che l'accordo in extremis sulla Brexit avrebbe provocato: ostacoli che - rivela il domenicale Observer - hanno causato una diminuzione del 68% rispetto al gennaio 2020 delle esportazioni dal Regno Unito verso l'Ue, secondo i dati della Road Haulage Association, che riunisce le aziende del settore.

E il peggio potrebbe ancora arrivare, visto che a luglio scatteranno i controlli sulle importazioni.

La Road Haulage Association (Rha) ha indicato il drammatico calo consultando i suoi membri internazionali e ha scritto una lettera a Gove il primo febbraio, ricordando gli appelli andati inascoltati. Tra questi, quello sul numero degli agenti doganali addetti a controlli per l'export: sono 10.000, ma la Rha ne aveva chiesto il quintuplo.

Un altro dato sottolineato dal direttore della Rha Richard Burnett è che, accanto al calo delle esportazioni, il 65-75% dei veicoli che arrivano dall'Ue devono tornare indietro vuoi, a causa delle merci bloccate dalla burocrazia in Gran Bretagna, dove molte aziende hanno addirittura fermato le esportazioni verso l'Unione.

La maggior parte del traffico merci tra Europa e Regno Unito avviene attraverso i porti e non per via aerea, ricorda il giornale.

(Unioneonline/F)
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