Due settimane fa si sono ritrovati a Baunei per celebrare la "La Festa Patria", conosciuta anche come "El dieciocho", ovvero il giorno l'indipendenza dalla Spagna, avvenuta il 18 settembre del 1810. Erano una decina, tutti cileni adottati da famiglie sarde tra gli anni '70 e '90. Fanno parte dell'associazione "Chilenos de Sardigna", nata a Cagliari nel 2016. "In Sardegna secondo i dati che abbiamo avuto dal tribunale minorile di Cagliari, ci sono oltre 400 cileni adottati dalle famiglie nell'Isola", spiega Giorgio Zucca, 45 anni, fondatore e presidente del sodalizio. Come tanti altri suoi connazionali è stato adottato da una famiglia italiana, di Cagliari per la precisione. "Avevo otto anni - ricorda - fino a qual momento vivevo in un orfanotrofio. Ho vissuto l'adozione in modo molto sereno. I miei genitori sardi come me sono stati fantastici. Mi hanno spiegato bene la situazione. Non ho avuto alcun trauma né problemi".

Giorgio Zucca, qualche anno fa, grazie anche all'intensa attività svolta con l'associazione, è riuscito a incontrare la sua famiglia in Cile. "E' arrivata in Sardegna una troupe delle tv cilena - racconta - dovevano girare un documentario. Sono stati loro a fare da tramite e finalmente dopo tanto tempo sono tornato in Cile per incontrare mia madre e i miei fratelli. In questi anni siamo riusciti a far congiungere 20 cileni adottivi con le proprie famiglie naturali". "Chilenos de Sardigna" collabora con l'associazione "Hijos madres del silencio". "E' formata - spiega Giorgio Zucca - da madri che dopo tanti anni cercano i propri figli dati in adozione. Si calcola che siano circa 10 mila i bambini cileni adottato in diverse parti del mondo, un numero impressionante. Possiamo dire che si tratta di una vera e propria diaspora. Negli ultimi anni in Cile si sta facendo finalmente chiarezza su alcune adozioni avvenute in modo illegale: la Camera dei deputati ha istituito una Commissione d'inchiesta. Siamo stati sentiti anche noi come associazione per dare la nostra testimonianza. Ci hanno chiesto se eravamo a conoscenza di adozioni avvenute in modo illegale. Non sappiamo cosa accadrà a lavori ultimati della Commissione, ma auspichiamo che le mamme private dei loro figli possano avere giustizia".

L'associazione ha in programma numerose iniziative. Recentemente sono stati presentati alcuni progetti alla Regione Sardegna. "Oltre alla ricerca delle origini - spiega Giorgio Zucca - cerchiamo di costruire un ponte immaginario tra la Sardegna e il Cile, due terre sicuramente tanto lontane ma anche simili sotto tanti punti di vista. Basti pensare alle statue dei Moai dell'Isola di Pasqua e ai Giganti di Monte Prama nel Sinis. Non a caso il simbolo della nostra associazione è una statua che rappresenta un Moai con la berrita sarda". Negli anni il gruppo dei "Chilenos de Sardigna" è diventato un solido punto di riferimento per il consolato e per l'ambasciata del Cile in Italia. I rappresentanti diplomatici sono stati a Cagliari in tre circostanze e hanno visitato la sede dell'associazione in viale Sant'Avendrace.

Nel 2017 è arrivato in Sardegna l'ambasciatore Fernando Ayala. Nell'occasione è stata ricordata la grande cantante Violetta Parra a cento anni dalla nascita. I "cileni di Sardegna" sono stati inoltre ricevuti anche dal Cagliari Calcio, quando nella squadra rossoblù militava il centrocampista Mauricio Isla.

"La presenza delle istituzioni cilene in Sardegna - commenta Giorgio Zucca - certifica il buon lavoro svolto in questi anni, e ci dà la forza di andare avanti. Siamo l'unica associazione cilena in Italia, che è riuscita a ottenere i fondi del Dicoex, risorse economiche che il ministero degli Esteri cileno distribuisce per promuovere la cultura cilena nel mondo". Nell'ambito di questi progetti è stato finanziato un murale a Villamar. "Abbiamo anche organizzato un torneo di calcetto - conclude Zucca - con tanti sudamericani che vivono in Sardegna".

Nei giorni scorsi i cileni di Sardegna si sono ritrovati a Baunei per la "Festa Patria". "In questo giorno tutto il Cile si ferma per ricordare l'indipendenza - spiega Zucca - noi ci ritroviamo anche per promuovere eventi culturali. Abbiamo contribuito a realizzare due murales a Baunei e a San Gavino, entrambi firmati da uno dei più grandi muralisti cileni, Hector Carrasco, fuggito dal Cile attraverso l'ambasciata italiana a Santiago. L'anno scorso abbiamo avuto come ospite uno dei fondatori degli Inti Illimani, Horacio Duran, che assieme al coro di Neoneli e al gruppo sardo dei Machapu ha animato una serata indimenticabile. Ci troviamo spesso ad invitare scrittori cileni. Abbiamo avuto come ospite l'ex responsabile alla Cultura dell'ambasciata Antonio Arevalo, con il quale abbiamo partecipato a una rassegna cinematografica tenutasi tra Cagliari, Sassari, e Asuni, dove sono stati proiettati 76 film cileni. Con Arevalo siamo stati in diverse scuole. Nel 2018, abbiamo ospitato lo scrittore cileno Patricio Villalobos, che ha presentato la sua opera che aveva come tematica la violenza sulle donne in Cile, tema che purtroppo è attuale anche qui in Italia. Dal 2020, siamo entrati a far parte del "Coordinamento delle Diaspore", che raggruppa al suo interno 13 associazioni straniere presenti in Sardegna". Il 18 ottobre in Cile i cittadini sono chiamati alle urne per il referendum sulla nuova Costituzione. Voteranno anche i "Chilenos de Sardigna". "E' un appuntamento storico - commenta il presidente dell'associazione - c'è in ballo la modifica della Costituzione in vigore dai tempi della dittatura di Augusto Pinochet".
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