Nuova impennata di contagi in Francia, dove aumentano (e non di poco) anche i ricoveri in terapia intensiva.

I casi registrati oggi sono 8.577, più dei 6.500 di ieri e dei 7mila di mercoledì scorso, secondo i dati forniti dalla Direzione generale della Sanità. Altre 386 persone sono entrate in ospedale, per un totale di 5.003 ricoverati. Sono invece 71 i pazienti in più in rianimazione rispetto a ieri, in terapia intensiva ora si trovano 599 persone.

Venti i decessi registrati, per un totale di 30.784 da inizio epidemia.

"Il governo francese sarà obbligato a prendere decisioni difficili entro otto o dieci giorni al massimo", ha detto Jean Francois Delfraissy, presidente del Consiglio scientifico che affianca i vertici del Paese nelle decisioni in tema di pandemia.

"Il livello dell'epidemia è preoccupante, ci si può ingannevolmente rassicurare perché al momento l'aumento della circolazione del virus ha poche ricadute sul sistema sanitario, ma può verificarsi un aumento rapidissimo, esponenziale, in un secondo tempo", ha precisato, citando in particolare la situazione della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Ancora: "Il nostro livello non è ancora quello della Spagna ma non ne è lontano, ed è molto più grave di quello dell'Italia. Per questo dovranno essere adottate alcune misure e bisognerà decidere entro 8 o 10 giorni al massimo, tenuto conto del ritardo dei risultati di queste misure".

In particolare, Delfraissy ha parlato di un rafforzamento della protezione delle persone anziane o con fattori di rischio come diabete, obesità, malattie respiratorie, allo scopo di "creare una specie di bolla intorno a queste persone".

(Unioneonline/L)
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