"Queste sono le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese: ci sono due visioni, due filosofie, dovete decidere tra il sogno americano e l'agenda socialista".

Con queste parole, prima del finale con tanto di fuochi d'artificio, Donald Trump ha accettato, da Washington, nel corso della convention del partito repubblicano, la renomination alla Casa Bianca e, con essa, la sfida del suo sfidante democratico Joe Biden.

Proprio ne confronti dell'avversario il presidente, nel suo intervento, ha speso parole durissime: "Se verrà eletto - ha detto - sarà colui che distruggerà la grandezza dell'America, mentre io combatto per voi".

Trump ha anche lodato i suoi 4 anni da presidente: "Io ho mantenuto le mie promesse e con me avete avuto l'economia più forte nella storia del mondo e la ricostruiremo ancora più forte". Inoltre, ha aggiunto The Donald, i "confini americani ora sono più sicuri che mai".

Trump non ha rinunciato a spendere la carta elettorale della battaglia al Covid: "Produrremo - ha annunciato - un vaccino entro la fine dell'anno se non addirittura prima".

Poi la promessa finale, dopo 70 minuti di discorso e prima dello show pirotecnico nel cielo della White House: "Il 3 novembre l'America sarà più sicura, più forte e più grande che mai. Sono molto orgoglioso di essere il candidato del partito repubblicano".

(Unioneonline/l.f.)
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