L'hanno rimossa con una corda, poi appiccato il fuoco urlando "Black Lives Matter".

La statua di Albert Pike, unica effigie di un generale confederato a Washington DC, è stata abbattuta e bruciata ieri nella capitale degli Stati Uniti sulla scia delle proteste per la morte di George Floyd.

Il presidente degli Usa Donald Trump ha fermamente condannato l'episodio: "Un gesto davvero vergognoso", ha detto.

La polizia, ha aggiunto "non sta facendo il suo lavoro perché sta a guardare mentre una statua viene abbattuta e incendiata. Questa gente dovrebbe essere immediatamente arrestata. Una vergogna per il nostro Paese!".

Sono diverse le statue di generali sudisti abbattute finora negli Stati Uniti e non solo in segno di protesta contro il razzismo e la violenza della polizia. I confederati, durante la guerra di secessione americana tra il 1861 e il 1865, lottavano anche per il mantenimento della schiavitù.

(Unioneonline/D)
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