Il nuovo coronavirus rilevato a Pechino nel mercato all'ingrosso Xinfadi viene dall'Europa, ma appartiene a un ceppo differente, si ritiene "più vecchio", dell'attuale che sta colpendo il Vecchio Continente.

È questa l'ipotesi di Zhang Yong, vicedirettore del Centro di controllo e prevenzione delle malattie cinese. Un'affermazione che accende già i riflettori sulle potenziali mutazioni del coronavirus paventate da ricercatori e virologi.

In un contributo sul sito della Commissione centrale per l'ispezione e la disciplina, l'Anticorruzione del Pcc, Zhang osserva che "un gran numero di campioni presi allo Xinfadi indica che il virus era presente lì già da tempo".

Le autorità cinesi hanno comunque già annunciato come il nuovo contagio sia "sotto controllo", seppur continuino ad aumentare i contagi. Nelle ultime 24 ore sono 25 i nuovi casi registrati, più dei 21 di mercoledì, portando il totale legato al focolaio del mercato all'ingrosso di Xinfadi a 183 persone colpite, fra cui un bambino di otto anni. Ci sono poi altri 15 asintomatici "sotto osservazione".

(Unioneonline/v.l.)
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