L'epicentro della pandemia è sempre più spostato verso il continente americano, ed è per questo che ieri il ministro Roberto Speranza, nel corso delle sue comunicazioni al Senato, ha spiegato che è troppo presto per aprire le frontiere esterne all'Unione europea.

Frotniere che saranno aperte non prima dell'1 luglio: se nei Paesi Ue l'epidemia è in netta riduzione e in contenimento, negli Usa e nell'America Latina è ancora nel pieno.

Il numero dei contagi da Covid-19 ha superato la soglia dei due milioni negli Stati Uniti, mentre il bilancio delle vittime è salito a 113mila. In almeno 21 Stati i contagi sono ancora in aumento, sottolinea il New York Times.

Ancora più drammatina la situazione in America Latina. In Brasile nelle ultime 24 ore sono state registrate 1.274 vittime, che hanno portato il totale dall'inizio dell'epidemia a 39.680. Impressionante il numero di nuovi contagi, ben 32.913 in un giorno, per un totale che va verso gli 800mila. Lo Stato più colpito è quello di San Paolo, con oltre 153mila contagi e 9.800 decessi.

In tutta l'America Latina si va varso il milione e mezzo di casi, i morti sono almeno 71.509 e gli analisti si chiedono se la curva si stia avvicinando al picco previsto per queste settimane.

Alle spalle del Brasile troviamo il Perù (208.823 casi e 5.903 vittime) e il Cile (148.496 e 2.475). Poi Messico (129.184 e 15.357), Ecuador (44.440 e 3.720), Colombia (43.682 e 1.433), Argentina (25.987 e 735). Superano i 5mila contagi anche Repubblica Dominicana, Panama, Bolivia, Guatemala e Honduras.

(Unioneonline/L)
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