Cadaveri gettati nei cassonetti o bruciati in strada: orrore in Ecuador
Il problema nella città più colpita, che registra oltre 1.600 casi di positivitàScene drammatiche in Ecuador a causa dell'emergenza coronavirus.
Negli ultimi giorni, secondo quanto riferito dai media del Paese, i corpi dei morti a causa dell'epidemia hanno iniziato ad essere gettati sui marciapiedi, negli angoli, nei portoni o nei contenitori dell'immondizia, avvolti in rudimentali sacchi di plastica.
Il problema è soprattutto a Guayaquil, la città più colpita dall'epidemia, che ad oggi registra 1.615 casi sul totale di 2.302 nel Paese.
Il difficile recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana, e le drammatiche foto dei cadaveri ritrovati in strada si sono diffuse sui social network del Paese. Il ritardo e la paura di contrarre il coronavirus hanno portato i cittadini a scelte disperate.
Testimoni denunciano di aver chiamato i numeri di emergenza per far ritirare i morti, ma nessuno ha dato loro un aiuto e i corpi sono rimasti in casa in attesa anche per quattro giorni, dopodiché i cittadini hanno deciso di agire diversamente.
Il presidente Lenín Moreno ha annunciato lunedì la creazione di una Task Force in modo che "i compatrioti che sono morti a Guayaquil abbiano la degna sepoltura che meritano".
(Unioneonline/v.l.)