Era ricoverato in terapia intensiva l'uomo morto a Teheran per aver assunto una ''medicina islamica miracolosa'', somministratagli da un religioso che si era introdotto illegalmente nel reparto dell'ospedale di Beheshti, nella città portuale di Anzali.

L'uomo, "relativamente giovane'' - riporta l'agenzia ufficiale di informazione iraniana Irna - era positivo al test del coronavirous.

Il religioso gli avrebbe detto che i medici non avrebbero più potuto aiutarlo, ma che avrebbe potuto guarire con una ''cura islamica miracolosa''. Gli avrebbe quindi tolto la maschera per l'ossigeno e gli avrebbe cosparso il viso con l'unguento profumato.

Tre giorni dopo il paziente è morto. La procura di Anzali ha emesso un ordine di arresto nei confronti del "guaritore".

(Unioneonline)
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