Hanno diffuso notizie ''false e provocatorie'' sui social media a proposito del nuovo coronavirus.

Con questa accusa le autorità turche hanno eseguito 19 arresti e identificato altre decine di persone coinvolte nella propagazione di fake news.

Lo rende noto il ministero degli Interni di Ankara, precisando che i post incriminati istigavano panico e paura aumentando di molto i casi positivi nel Paese (attualmente 47) e accusando i funzionari di non aver adottato misure sufficienti a contenere il contagio.

Anche in Turchia, come in Italia, sono stati chiusi bar, palestre e luoghi di intrattenimento. Vietate inoltre le preghiere collettive in moschea e sospesi i collegamenti aerei con venti Paesi per contenere il virus.

(Unioneonline/D)
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