Il coronavirus ferma anche il mondo dei motori: dopo MotoGp, Superbike, Formula E, Rally e varie serie minori, anche la Formula 1 è costretta allo stop.

Il Gran Premio di Melbourne non si correrà, l'ufficialità è arrivata intorno alla mezzanotte italiana.

La regine degli sport motoristici, che proprio non si voleva fermare in nome del business, è stata costrett ad alzare anzitempo la bandiera a scacchi sul Gp che doveva dare il via alla stagione 2020.

Era tutto pronto per cominciare con le prime libere del venerdì mattina, quando la positività di un membro della scuderia McLaren ha scosso l'ambiente.

L'uomo, accusati i primi sintomi influenzali, si era auto isolato volontariamente insieme ad altri due membri della Haas, risultati invece negativi al test.

Già prima della notizia diversi piloti si erano espressi contro l'opportunità di correre, a maggior ragione dopo che l'Oms aveva dichiarato la pandemia, il contagio nel paddock McLaren ha fatto precipitare la situazione.

Dure le parole del campione del mondo Lewis Hamilton, secondo cui il Circus neanche ci doveva arrivare in Australia: "Per me è scioccante il fatto che siamo qui - aveva detto prima dell'ufficializzazione dello stop -. Persino la Nba si è fermata e noi andiamo avanti. Il denaro è re".

Anche il ferrarista Sebastian Vettel si era detto pronto a "tirare il freno a mano".

E mentre la Ferrari plaude alla decisione della Fia perché "la salute viene prima di tutto", già si pensa al futuro della stagione 2020.

Le prossime tappe sono il Gp del Bahrain, previsto a porte chiuse per il 22 marzo, e quello del Vietnam del 5 aprile. Si correranno?

(Unioneonline/L)
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